Paggetti e Damigelle. La classe non ha età.

La tradizione in merito alla scelta dei Paggetti e Damigelle affonda le radici in terra anglosassone, sono loro che dettano scuola in materia, in termine di stile e galateo. In Italia abbiamo fatto nostre le loro regole e le abbiamo rese più fluide e flessibili. Generalmente a rivestire questo ruolo, sono i figli in età infantile di parenti ed amici, e talvolta i figli stessi degli sposi, che in questo caso devono sedersi accanto ai genitori per testimoniare la sacralità dell’unione familiare. Solitamente sono scelti in numeri pari da due a otto, in tal senso è bene non esagerare con i numeri per evitare di fare diventare un matrimonio di classe nel mio grosso grasso matrimonio gipsy.

Tornando alle regole del buon costume in materia, generalmente i paggetti con un cuscino portafedi precedono l’ingresso in chiesa della sposa e le damigelle la seguono cospargendo di petali il passaggio, ma considerando che il più delle volte questo ruolo è affidato ai bambini, le rigide regole del protocollo vengono abbandonate in favore di una spontanea naturalezza. Per quando riguarda l’abbigliamento è bene che venga pattuito con gli sposi affinché i piccoli abbiamo un look che sia in sintonia con quello dei novelli sposi e col tema del matrimonio.
Le damigelle potranno indossare un abito che sia in linea con quello della sposa affidandosi a colori tenui e pastelli in abiti anche principeschi (alle bambine sembrerà di vivere una piccola favola e la loro giovane vanità sarà soddisfatta).

Ai piedi eleganti ballerine o bebè, fra i capelli una coroncina o una molletta con brillantini e fiorellini, magari spezzando un po’ il colore del vestito prescelto, e in mano un piccolo bouquet uguale a quello della sposa. Per i maschietti gli outfit più gettonati sono i mini abiti con tanto di papillon o cravattini, o ancora camicia bianca e maglioncino con delle belle scarpe stringate in perfetto stile british. Piccoli principi e principesse che vivranno con voi la gioia del giorno del sì.