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Vivere assieme in una casa che rispecchi la coppia?

Una volta acquistata casa, non vi resta che arredarla. Avete due opzioni a questo punto: o scegliete un architetto, o, nel caso più economico, fate da soli. Certo con un architetto avrete un risultato sicuramente di gran classe, ma volete mettere la soddisfazione di dar vita da soli e secondo i vostri desideri alla casa che avete sempre sognato?
Gli spazi: Da dove iniziare? Dalla grandezza della casa e dal numero di stanze a vostra disposizione: prendete bene le misure!
Iniziamo dal caso estremo: il monolocale. Pensate che pure da uno spazio di 15mq circa potete creare un ambiente confortevole dotato, in spazi alquanto ristretti, di un angolo cottura-pranzo e di uno salotto-notte. Come?
Minimalizzando gli arredi ma non l’estetica; puntate all’essenziale, ai moduli componibili e, soprattutto, ai colori: non potendo usufruire di tutti quegli articoli più o meno ingombranti che abbelliscono solitamente gli appartamenti, dovete avere cura dello stile con cui sistemate pareti, pavimenti e i pochi mobili di cui usufruite. Per quanto concerne il bilocale, vi suggeriamo il binomio cucina abitabile-camera da letto, mantenendo così staccati lo spazio giorno da quello notte. Dovendo una stanza fungere da cucina abitabile, salotto e studio, sarebbe meglio puntare a una riduzione della camera da letto, puntando al minimo indispensabile, costituito da letto e qualche armadio.
Ricordate, però, che se quella è destinata a diventare la vostra casa per alcuni anni, allora è bene considerare da subito come organizzare gli spazi al meglio nell’ipotesi di eventuali nuovi arrivi. Con i trilocali e oltre, date spazio alla vostra fantasia, sempre considerando le vostre esigenze. Non è detto che la soluzione migliore consista nel classico camera, cucina, salotto. Pensate sempre all’eventuale arrivo di un nuovo membro della famiglia (non stiamo parlando di una suocera!) e se è più consono alle vostre necessità un’area studio rispetto a un salotto che può essere sempre sostituito da una cucina dotata di tutti i comfort.
Se avete optato per un loft occorre coerenza. Il bello di un appartamento tradizionale suddiviso in stanze è dato dal fatto per cui è possibile associare uno stile a ogni camera, come avveniva nei palazzi imperiali. In un loft questo non è possibile, a meno che non vi affidiate a un ottimo arredatore, che sapientemente riuscirebbe a far convivere stili differenti in un unico spazio. Coerenza dunque nei colori, nei modelli e nelle forme, senza per questo rinunciare a qualche tocco frutto del vostro estro.
Gli stili: Volete un arredamento di classe? Mai sentito parlare di Biedermeier, Impero, Art Noveau? Ecco alcuni spunti per approfondire le vostre conoscenze sugli stili di arredamenti.

Il Gotico: (Trecento – Quattrocento):
viene influenzato dall’architettura medioevale delle chiese, con archi aguzzi e una forte tendenza alla verticalità.

Il Rinascimento: (Cinquecento):
punta sulla funzionalità, sulla mobilia in quercia ed enfatizza, in antitesi al Gotico, le linee orizzontali e gli arabeschi.

Il Barocco: (Seicento):
punta tutto sulla sfarzosità, la fantasia, la spettacolarità. L’avorio, gli argenti, i legni pregiati sono i protagonisti.

Il Rococò: (primo Settecento): esuberante, predilige le curve rispetto alle linee, adorno di motivi floreali, anticipa la rigidità neoclassica incipriandola.

Il Neoclassico: (secondo Settecento):
il ritorno al classicismo e oltre; le linee rette soppiantano le curve del Rococò, dal quale elimina qualsiasi imbelletto.

L’Impero (primo Ottocento):
lo stile napoleonico, bello inizialmente, severo successivamente; mogano e bronzo sono i materiali prediletti.

Il Biedermeier (metà ottocento): lo stile della Vienna borghese, linee rettilinee, legni curati ma privi di eccessivi ornamenti. La comodità prende il posto dell’ostentazione.

L’Art Noveau
(fine ottocento): arte e disegno sono influenzati dalla natura, dallo stile giapponese e dalle linee femminili fluenti.

L’Arte Moderna (Novecento):
la rottura con il passato, l’utilizzo delle tecnologie, l’introduzione del nuovo nelle forme, nelle pratiche, nei materiali.